L'ansia è un complesso stato con sintomi che spaziano da quelli fisici a quelli mentali. Ecco da cosa è causata e come possiamo combatterla
Il termine ansia deriva dal latino angĕre, che significa stringere, e indica un complesso stato emotivo caratterizzato da tensione, preoccupazione, minaccia e inquietudine. Lo stato ansioso si manifesta di fronte alla percezione di uno stimolo ritenuto dannoso, per il quale ci riteniamo incapaci di agire, e può essere riscontrata in ogni essere umano e in momenti diversi della vita.
Questo perché l’ansia è un sentimento comune in ognuno di noi, ci aiuta a individuare possibili minacce per la nostra incolumità e a rispondere in maniera funzionale al pericolo. Tuttavia questa tensione psicofisica può assumere connotazioni psicologiche negative, tanto da rendere invalidante la nostra vita.
Come abbiamo detto precedentemente, l’ansia è un sentimento di base dell’essere umano, in quanto ci aiuta a dare risposte funzionali a situazioni che percepiamo come potenziali minacce. Per cui, di per sé, ci aiuta nella vita di tutti i giorni, ma può diventare patologica. Insomma, possiamo distinguere tra:
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), i disturbi legati all’ansia sono:
Esistono poi anche ansie legate a determinati ambiti di vita, come:
Come si manifesta l’ansia? Soffrire di ansia può essere una condizione riconosciuta attraverso diverse tipologie di sintomi, che dipendono molto dalla loro natura: di fatto possiamo trovare sintomi fisici, cognitivi e comportamentali che possono aiutarci a riconoscerla. Vediamoli nel dettaglio:
I tempi del disturbo sono specifici per singolo paziente. Può durare pochi minuti o qualche ora, ma anche diversi giorni. Insomma, non ha una durata precisa e può manifestarsi anche in altri modi, come attacchi di panico, respiro affannoso, aumento della frequenza cardiaca. Molto dipende anche dalle cause.
Perché ci viene l’ansia? Fin qui abbiamo visto che si tratta di uno stato emotivo di risposta a situazioni ritenute potenzialmente pericolose. A volte, come accade nella forma fisiologica, è benevola in quanto ci mette in guardia da un effettivo pericolo. Nei casi patologici però risponde a situazioni semplicemente percepite. A oggi però non è stata individuata una causa specifica, ma gli esperti concordano sul fatto che ha un’origine multifattoriale, cioè dipende da vari fattori:
Di per sé l’ansia patologica non è semplice da diagnosticare in quanto dipende fortemente dalla storia clinica del paziente e da elementi molto spesso variabili. In linea generale, come spiega il Manuale MSD, i medici guardano se:
Che cure ci sono per l’ansia? Va detto che questo articolo ha uno scopo puramente informativo, e dunque qualsiasi strada terapeutica va discussa sempre con un professionista. Questo perché appunto l’ansia psicologica richiede un intervento da parte di uno specialista, e ogni trattamento dipende dal singolo caso. Generalmente, l’ansia viene combattuta attraverso la psicoterapia o la farmacologia.
La psicoterapia è il trattamento principale, come la terapia cognitivo comportamentale o anche le tecniche di mindfulness. Per quanto riguarda i farmaci invece, possono essere prescritti ansiolitici oppure antidepressivi.
Oltre alle terapie più specifiche, vi sono alcuni rimedi naturali o accorgimenti che potrebbero fare al caso nostro (sempre previa consultazione di uno specialista):
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Ultima modifica: 23/10/2023