L'incidenza dell'ansia da rientro post-vacanza è una realtà osservata e di interesse psicologico e psicosociale: ecco come gestirla
L’incidenza dell’ansia da rientro post-vacanza è una realtà ampiamente osservata e di interesse psicologico e psicosociale. Questo fenomeno si concretizza nell’insorgenza di uno stato ansioso quando dopo un periodo di svago ci si trova a dover fare ritorno alle loro attività quotidiane.
Le radici di tale ansia possono radunarsi attorno a diverse sorgenti, inclusa l’angoscia associata alla necessità di affrontare un accumulo di compiti e responsabilità accumulate durante il periodo di assenza.
Non è semplice adattarsi al ritmo consueto delle attività, perché si rimane incastrati fra la nostalgia del periodo di relax appena trascorso e l’ansia e l’angoscia per le lavorazioni future. Al fine di gestire con accortezza e prevenire l’ansia da rientro, si possono mettere in atto una serie di strategie di carattere multidimensionale che aiutano a gestire meglio questo periodo di stress.
Per evitare l’ansia da rientro, il consiglio è quello di elaborare una programmazione attenta e circostanziata per la prima settimana di ritorno. Tale metodologia può contribuire a instaurare un senso di preparazione e a contenere l’ansia. Si suggerisce di stilare un elenco esauriente delle incombenze da affrontare, attribuendo a ciascuna un termine realistico. In questo modo è possibile godersi di più la vacanza. Sapendo infatti di aver pianificato alcune attività nell’immediato ritorno, l’ansia da rientro sarà inevitabilmente di meno.
Di conseguenza, diventa necessaria una lista di compiti da fare appena tornati. Prima di partire, elenca tutte le attività e i compiti che dovrai affrontare quando tornerai. Questo ti aiuterà a organizzare i tuoi pensieri e a sapere esattamente cosa ti aspetta al tuo ritorno.
Questa pianificazione preventiva può rappresentare anche un’opportunità per apportare miglioramenti o cambiamenti alla tua routine o al tuo approccio lavorativo. Riflettere sulle attività da fare, oltre a ridurre l’ansia da rientro, può essere un modo per applicare nuove idee o strategie di lavoro. Questo può contribuire a un rinnovamento delle tue attività e a un maggiore livello di produttività ed efficienza.
Un’approccio graduale alla ripresa delle abitudini quotidiane può rivelarsi molto utile. La prima cosa da fare è ritornare a un adeguato ritmo sonno-veglia. Questo ha un impatto significativo sull’energia e sulla capacità di affrontare la giornata. Per facilitare una transizione più agevole, bisogna regolare gradualmente le ore di sonno e cercare di andare a letto e svegliarsi a un’orario ragionevole. Facendo così, sarà più facile ritornare allo stile di vita antecedente alla vacanza.
In questo periodo di transizione, è preferibile moderare l’uso eccessivo di dispositivi elettronici come cellulari e tablet. La luce blu emessa da schermi di computer, smartphone e televisori può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale: è preferibile optare per pasti leggeri e nutrienti durante la giornata per sostenere i livelli di energia.
A livello lavorativo, la regola è less is more: meglio un po’ alla volta che tutto insieme. Non c’è bisogno di strafare o di stravolgere totalmente il proprio lavoro, basta fare il proprio in modo graduale. La gradualità offre la possibilità di concentrarsi su ogni aspetto del proprio lavoro in modo approfondito.
Ciò permette di individuare dettagli e soluzioni che potrebbero sfuggire in caso di fretta. Inoltre, una progressione graduale permette di adattarsi alle eventuali sfide che potrebbero presentarsi lungo il percorso, senza dover stravolgere completamente il proprio lavoro o prendere decisioni affrettate.
L’attività fisica può essere un ottimo modo per combattere l’ansia da rientro. L’esercizio fisico stimola il rilascio di endorfine o sostanze chimiche nel cervello che migliorano l’umore e riducono lo stress. Questo può aiutare a sentirsi più positivo e tranquillo durante il periodo di rientro. Inoltre l’esercizio regolare può migliorare la qualità del sonno e aiutare a gestire meglio le incombenze del rientro.
Ultima, ma non per importanza, la fiducia in se stessi. Le vacanze sono spesso sinonimo di abbuffate, cene fuori, aperitivi e relax. Tutto questo, in maniera inevitabile, può avere ripercussioni sul peso. Raggiungere piccoli obiettivi nell’attività fisica quindi può aumentare fiducia nei propri mezzi e nella propria capacità di superare i limiti imposti.
Va detto comunque che ogni persona è diversa e potrebbe avere esigenze diverse per affrontare l’ansia da rientro. Se l’ansia è particolarmente intensa o persistente, potrebbe diventare necessario considerare altre strategie, come la meditazione, la terapia o il supporto da parte di amici e familiari.
La pratica della mindfulness e della meditazione può essere estremamente utile nel gestire l’ansia da rientro. Ecco alcuni modi in cui la mindfulness e la meditazione possono aiutare:
L’ansia da rientro dalle vacanze non è una malattia da curare, ma piuttosto una sensazione normale e comune che molte persone possono sperimentare quando tornano alla loro routine quotidiana dopo un periodo di pausa. Non è qualcosa di anormale o patologico, ma piuttosto una reazione naturale ai cambiamenti e alle transizioni nella vita.
Quando si affronta l’ansia da rientro, l’obiettivo principale non è tanto quello di “curarla”, quanto piuttosto di gestirla e affrontarla in modo sano. Le strategie che sono menzionate in questo articolo sono tutti modi per affrontare e attenuare questa sensazione.
L’importante è capire che è normale sentirsi un po’ ansiosi o stressati quando si torna alla routine dopo un periodo di pausa, ma con il tempo, l’adattamento e le giuste strategie, queste sensazioni tendono a diminuire. La prospettiva giusta è quella di considerare l’ansia da rientro come parte del processo di adattamento naturale alla vita quotidiana, anziché qualcosa che richiede una “cura” specifica.
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Ultima modifica: 15/08/2023