Un record a quota 8849 metri per il 35enne Andrea Lanfri, scalatore pluriamputato con meningite: all’alba del 13 maggio 2022, precisamente alle 0540 ore locali, Lanfri ha raggiunto la vetta dell’Everest, una delle montagne più alte del mondo (e lo abbiamo anche intervistato). “Questa volta ho veramente toccato il cielo con tre dita – ha scritto l’atleta sui social -. Più su di qui… non è possibile! 8849m indimenticabili!
Quella dell’ex atleta paralimpico della nazionale italiana di atletica leggera è una notizia destinata ad entrare nella storia, perché si tratta del primo atleta pluriamputato ad essere riuscito a giungere così in alto. La sua è una testimonianza di coraggio, tenacia e forza di volontà, valori che lo hanno portato – letteralmente – in cima al mondo. E chissà che non possa diventare di ispirazione per qualche altro ambizioso atleta.
L’orgoglio e l’emozione per l’impresa portata a termine dal giovane toscano emergono a gran voce anche da Luca Menesini, sindaco di Capannori, che con un post su Facebook ha voluto ricordare un aneddoto datato 2018, quando fu consegnata “al nostro Andrea Lanfri il premio ‘Città di Capannori’ con la seguente motivazione, scritta nella pergamena che accompagnava il premio: “Perché la sua storia è un messaggio di speranza così bello, forte ed efficace per le generazioni presenti e per quelle future, che è capace di rappresentare valori importanti sia dentro la nostra comunità, sia nel Mondo. Un vero campione dello sport, che ha vinto competizioni olimpioniche, e che contribuisce a promuovere l’uguaglianza e i diritti”. Caro Andrea, Capannori è orgogliosa di questi anni insieme ed è orgogliosa della straordinaria impresa che sei riuscito a realizzare. Sei un campione. Ancora complimenti e bravo!”.
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Chi è Andrea Lanfri, l’atleta toscano da record
Andrea nasce a Lucca il 26 novembre 1986. A soli 29, nel 2015, contrae la meningite che gli comporta la perdita di entrambe le gambe e sette dita delle mani. L’anno seguente inizia a correre con il supporto delle protesi acquistate attraverso una raccolta fondi realizzata appositamente per lui. In campo sportivo, riesce a vincere nella categoria dei 100 metri piani e diventa il primo atleta italiano della storia a correre con doppia amputazione agli arti inferiori in un tempo record, sotto i 12 secondi.
Il 2017 lo vede tornare protagonista dell’arrampicata libera, sport che il giovane praticava prima della malattia. A partire dal 2018 Andrea Lanfri inizia a collezionare traguardi importanti. In estate conquista il Monte Rosa, la prima vetta sopra i 4000 metri, seguita dalla scalata del Vulcano Chimborazo in Ecuador, a 6292 metri e cima più alta delle latitudini equatoriali. A settembre dello stesso anno sale la cima grande di Lavaredo, a 2999 metri, affiancato dalla compagna e da un amico. Il 2019 si rivela un anno particolarmente proficuo. A giugno inizia a scalare il Monte Rosa, per poi proseguire verso Finisterre e percorrere tutto il cammino di Santiago in bicicletta. Ad ottobre, conquista in Nepal i suoi primi 7000 metri.
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