“Ciò che faccio, lo faccio in chiave sportiva. A me piace vivere la vita, utilizzo degli strumenti diversi, in carbonio e in titanio, ma il risultato è lo stesso”. Così Andrea Lanfri raccontò in un’intervista ad Ability Channel la sua impresa di diventare il primo scalatore pluriamputato a conquistare la vetta dell’Everest. Una delle tante gesta sportive che hanno reso il suo nome diffuso a livello internazionale. Scopriamo la sua storia.
Chi è Andrea Lanfri e qual è la sua carriera paralimpica?
Andrea Lanfri è nato a Lucca il 26 novembre 1986 ed è un atleta e scalatore paralimpico. Nel gennaio 2015, all’età di 29 anni, contrae la meningite fulminante con sepsi meningococcica, che gli porta via entrambe le gambe e sette dita delle mani.
“È stato un periodo molto lungo e doloroso e dopo il risveglio dal coma – racconta sul suo sito ufficiale -, e in seguito alle varie amputazioni, dentro di me si è accesa una grande voglia di correre, una voglia senza ragione né logica, ma solamente di istinto, una sfida personale contro il ‘destino’, contro il batterio che voleva fermarmi”.
Così dal 2016 si avvicina alla pratica paralimpica, in particolare all’atletica leggera – anche grazie a un crowdfunding per l’acquisto delle protesi da corsa. Grazie a ciò, diventa il primo atleta uomo italiano a correre con doppia amputazione agli arti inferiori sotto i 12 secondi nei 100 metri piani: un primo record a cui ne seguirono altri, impreziositi anche da medaglie internazionali.
Tra le vittorie da celebrare, troviamo: record italiano e medaglia di bronzo con la Nazionale Italiana nella staffetta 4×100 metri (Grosseto, 2016); record con un 11″48 sui 100 m (Golden Gala di Roma, 2016); medaglia d’argento nella staffetta 4×100 m, record italiano con 11″46 sui 100 m (Campionati dle mondo di atletica paralimpica a Londra, 2017). Il suo Palmarès conta complessivamente 9 titoli italiani, tra cui un argento ai Mondiali paralimpici e un argento e due bronzi agli Europei paralimpici.
Qualche tempo fa la redazione di Ability Channel ha avuto un breve incontro con Andrea, il quale ci ha spiegato, secondo lui, qual è il valore della pratica sportiva: “Quando ho iniziato a correre non avrei mai pensato di fare una finale in uno stadio come quello di Londra nel 2017, e quindi è stato tutto di regalato e inaspettato. Il consiglio che do è di praticare sport e di ripartire per chi come me può aver trovato un piccolo e grande intoppo nella vita, secondo me lo sport è la chiave giusta per ripartire”.
Andrea Lanfri, lo scalatore: “Cerco di migliorarmi sempre di più”
Oltre a una carriera sportiva encomiabile nell’atletica leggera, Andrea Lanfri è uno scalatore eccezionale, una qualità che gli ha permesso di solcare le vette di numerose montagne, tra cui l’Everest, la cui punta è stata raggiunta all’alba del 13 maggio 2022, conquistando così il titolo di primo scalatore pluriamputato della storia a conquistare questa impresa.
Andrea Lanfri dimostra di essere una persona alla costante ricerca di nuove avventure. “Cerco di migliorarmi sempre di più – confessò nella nostra intervista realizzata il giorno dopo l’impresa asiatica -. Anche quando facevo atletica non guardavo chi avevo accanto, ma il tempo. Ho sempre affrontato il peggior avversario, me stesso. E quindi nell’alpinismo non vedo la sfida nella montagna, anche perché la montagna non si sfida, si rispetta: cerco invece di superare me stesso“.
Prima ancora di questa scalata, Andrea si era già reso incredibile protagonista in altre occasioni. Innanzitutto il suo ritorno all’arrampicata, datata luglio 2017, sport che praticava anche prima della malattia. Poi dal 2018 una serie di avventure senza mai fermarsi: nell’estate dello stesso anno conquistò il Monte Rosa (vetta sopra i 4000 mila metri), poi il Vulcano Chimborazo in Ecuador (6292 metri), mentre a settembre sale la cima grande di Lavaredo (2999 metri).
Nel 2019 torna sul Monte Rosa e, nell’ottobre dello stesso anno, arriva Puntha Hiunchiuli nel Dolpo, sull’Himalaya in Nepal, a oltre 7000 metri dal suolo. Nel mezzo, si è concesso anche un’importante prova fisica: percorrere il cammino di Santiago in bicicletta.
Nell’estate 2020 partecipa al progetto “Five Peaks“. Insieme a un amico, Massimo, scala 5 vette italiane (Marmolada, Gran Paradiso, Monviso, Cervino e il Monte Bianco). Mentre nel 2021, con lo stesso amico, percorre la traversata del massiccio del Monte Rosa (da Greesoney a Cervinia). Nel settembre 2021 invece sale il monte Rosa in 18 ore e 7 minuti senza mai fermarsi. Infine il record che lo ha consacrato a quota 8849 metri, raggiungendo la vetta dell’Everest nel maggio 2022.
I libri di Andrea Lanfri
Andrea Lanfri ha raccontato la propria storia in due pubblicazioni. Nel primo libro autobiografico, pubblicato nel novembre 2018, dal titolo “Voglio correre più veloce della meningite“, l’atleta si mette a nudo e racconta la sua storia attraverso alcuni episodi di vita. Nella sua seconda opera invece, uscita nel maggio 2022, dal titolo “Toccare il cielo con tre dita“, Andrea parla più approfonditamente della sua storia, dalla malattia al periodo in ospedale, fino ad arrivare alle imprese sportive.