Le analisi delle urine, assieme a quelle del sangue e delle feci, sono il primo passo per conoscere le condizioni di salute di un paziente. Attraverso queste tre analisi, è possibile stabilire un quadro clinico esaustivo ed esauriente.
Fin da piccoli, siamo stati abituati ad avere con le urine un rapporto particolare: qualsiasi osservazione o colorazione diversa dalla solita, era argomento di discussione con i nostri genitori. Anche da grandi, il rapporto non è cambiato: l’osservazione delle urine è il primo segnale che ci consente di capire qualcosa in più sul nostro stato di salute: più sono chiare e limpide e meglio è (in linea di massima).
Dove nascono le urine e da cosa sono composte
Le urine sono prodotte dai reni e prima di essere espulse dal corpo, si accumulano in un organo a forma di sacchetti che si chiama vescica. Quando è piena, ci viene lo stimolo di liberarcene. Il 95% delle urine è composto da acqua, il resto sono sostanze di scarto che vengono eliminate. Fra queste ci sono i metaboliti, i prodotti finali del nostro metabolismo che forniscono informazioni imprescindibili sul funzionamento del fegato e dei reni.
Dalle urine si capisce quanta acqua beviamo, se seguiamo le diete o se facciamo uso di sostanze farmacologiche, dopanti o stupefacenti. Nelle urine si trovano anche gli ormoni (il test di gravidanza per esempio si fa attraverso questo test). Secondo un recente studio universitario, nelle urine umane ci sono almeno 3 mila indicatori dello stato di salute.
Analisi delle urine: perché farle
Le analisi delle urine sono la cartina tornasole del nostro stato di salute: all’interno ci sono tracce organiche, urea, aminoacidi, acido urico e tracce inorganiche come minerali e fosfati. Più di quello che c’è, è importante controllare quello che non deve essere presente o che deve essere presente in minime quantità. Il test delle urine viene prescritto dal nostro medico per analizzare il nostro stato di salute e per rilevare una serie di malattie e infezioni come problemi urinari, renali, calcoli e diabete.
Questa esame può anche essere prescritto anche dallo specialista diabetologo o urologo per monitorare condizioni patologiche conclamate o diagnosticarle. Effettuare le analisi delle urine è semplicissimo, non invasivo e non necessita di una particolare preparazione. Ogni medico di base può prescriverle ciclicamente per valutare lo stato di salute del proprio paziente.
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Quando bisogna fare le analisi delle urine
Le analisi delle urine sono necessarie in caso di dolore addominale, mal di reni, presenza di sangue nelle urine (ematuria), bruciore e fastidio durante la minzione (stranguria) o difficoltà ad urinare (disuria). Inoltre sono necessarie quando si deve monitorare una condizione di patologia cronica o acuta come diabete, infezione renale o urinaria, malattia della prostata e calcolosi.
Naturalmente, non si possono calcolare tutti gli indicatori ogni volta che viene analizzato un campione. Il test delle urine è spesso parziale e va ad analizzare solo i parametri segnalati dal medico o dalle forze dell’ordine. In una donna in gravidanza, si analizzeranno gli indicatori legati agli ormoni (gonadotropina corionica umana), in un uomo che consuma stupefacenti si andranno ad analizzare altri valori (come le tracce di stupefacenti o come hanno influenzato il metabolismo).
Come funzionano le analisi delle urine
Il primo parametro di valutazione delle urine è il colore. Un’urina normale è trasparente e ha un coloro tendente al giallo chiaro. Un aspetto diverso e un odore deciso possono far pensare a un’infezione del tratto urinario, mentre le tracce di sangue possono avere cause differenti. Il colore naturalmente dipende anche dalle sostanze che abbiamo mangiato (barbabietole, asparagi, e tè verde modificano e non poco il colore classico delle urine).
Il secondo livello di analisi è lo stick urinario. Si prende una striscia di carta impregnata di composti chimici e si analizzano le concentrazioni delle principali sostanze in esse contenute. Questo step ci consentirà di capire il grado di acidità e la densità (o peso specifico). Chi non beve a sufficienza, è portato ad avere urine molto concentrate. Importanti anche i valori di proteine e albumina. Un livello elevato di proteine nel sangue potrebbe essere la spia di un disturbo ai reni (e figlio di una dieta iperproteica).
Dentro le urine non ci dovrebbe essere mai il glucosio (se non in quantità irrisorie). Se c’è glucosio nel sangue, potrebbe essere il primo sintomo del diabete. Stesso discorso per i corpi chetonici, che in grandi quantità segnalano diabete incipiente o conclamato. Se nelle urine è presente la bilirubina significa che possono esserci problemi epatici, se sono presenti leucociti e nitriti significa che nell’organismo c’è un’infezione.
Presenza di sangue nelle urine
Quando c’è la presenza di sangue nelle urine, bisogna effettuare nuove indagini. La presenza di sangue infatti è la spia di: danni renali, infezioni, litiasi, calcoli, disturbi ematici, cancro del rene o della vescica. Il terzo livello di analisi invece prevede l’indagine al microscopio del sedimento urinario e in particolare di globuli bianchi, globuli rossi, batteri e cristalli (che se presenti in grandi quantità, segnalano la presenza di calcoli renali). Per maggiori informazioni e una diagnosi certa, vi consigliamo sempre di rivolgervi al vostro medico di fiducia.
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