Discriminazione scolastica? 200.000 studenti con disabilità sarebbero oggetto di discriminazione durante le prove Invalsi, le prove scritte, Italiano e matematica, che dovrebbero valutare i livelli di apprendimento degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado.
Un’inchiesta, in tal proposito non è stata esclusa dalla neo ministra alla Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza, rettore dell’Università di Pisa, la stessa università dove noi di Ability Channel abbiamo realizzato due servizi su due prototipi di esoscheletro, handexos per la mano e neuroexos per il braccio.
La questione è aperta. Il ministro Carrozza ha assicurato che si occuperà della questione. Ma il problema di fondo rimane. Valutare separatamente una persona con difficoltà di apprendimento è forse anche logico e comprensibile. Escluderla a priori da una prova che coinvolge tutti gli studenti però è sempre un fatto grave e discriminatorio. Modificare le regole per trovare un giusto equilibrio sarebbe probabilmente la strada giusta. Se l’abbattimento delle barriere culturali e il percorso dell’integrazione non cominciano proprio dalla scuola allora siamo veramente nei guai…
Ultima modifica: 08/03/2020