Alessandro Baricco ha la leucemia mielmonocitica cronica: l'annuncio della malattia è arrivato dallo stesso autore torinese
La malattia di Alessandro Baricco è la leucemia mielmonocitica cronica. È lo stesso scrittore ad averlo annunciato il 22 gennaio 2022 pubblicando un post sul suo profilo Facebook: “A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica”.
“Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente – ha postato qualche giorno fa lo scrittore torinese -. Non è un granché, vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni (be’, non è così semplice, ci stiamo lavorando da mesi, è un lavoro di pazienza)”.
Poi, il nome di chi lo aiuterà in questo viaggio: “A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica, donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso”. Il modo in cui Alessandro Baricco ha raccontato la sua malattia è incredibilmente delicato, forte anche dell’affetto delle persone care attorno a lui: “Mi va ancora di dire che percepisco ogni momento la fortuna di vivere tutto questo con tanti amici veri intorno, dei figli in gamba, una compagna di vita irresistibile, e il miglior Toro dai tempi dello Scudetto. Sono cose, le prime tre, che ti cambiano la vita. La quarta certo non te la guasta. Insomma, la vedo bene”.
Infine, il messaggio di speranza: “Per un po’ non contate su di me, ma d’altra parte non abituatevi troppo alla cosa perché i medici che si sono ficcati in testa di guarirmi hanno tutta l’aria di essere in grado di riuscirci abbastanza in fretta”.
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La leucemia mielomonocitica cronica (LMMC) è una delle forme più frequenti delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. Si contraddistingue per l’aumento dei monociti, una specifica popolazione dei globuli bianchi. Solitamente questa patologia appare in età avanzata (50-70 anni), ha una predominanza maschile e, in base a quanto scrive Menarini Group, l’incidenza di questa forma di leucemia è stimata in 1,0 ogni 100mila persone.
Al momento, il trapianto di cellule staminali è l’unico trattamento disponibile come cura, soprattutto in casi di alto rischio, cioè quando possono trasformarsi in leucemia mieloide acuta (anche se al momento non sappiamo se questo caso riguardi lo scrittore). Non sempre però la terapia è accessibile, in quanto molto dipende dall’età stessa del paziente.
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Ultima modifica: 24/01/2022