"A muso duro" è un film tv che andrà prossimamente in onda su Rai 1 e racconta la storia del medico che creò le Paralimpiadi
“A muso duro” è un film tv andato in onda lunedì 16 maggio 2022 alle 21:25 su Rai 1 (e ora disponibile su RaiPlay) e racconterà la storia di Antonio Maglio, medico italiano che ebbe l’intuizione di utilizzare lo sport come strumento riabilitativo per le persone con paraplegia, fino a realizzare la prima edizione delle Paralimpiadi, che si tennero a Roma nel 1960.
La pellicola è diretta da Marco Pontecorvo, su sceneggiatura di Grazia Giardiello, Roberto Jannone e Marco Pontecorvo, su soggetto di Paolo Bianchini, Stefano Busa e Valeria Doddi. Il medico sarà interpretato da Flavio Insinna.
La pellicola “A muso duro” racconta la storia del dottor Antonio Maglio e di come il suo contributo sia stato fondamentale per la realizzazione della prima storica Paralimpiade di Roma 1960. L’intuizione nacque quando Maglio vide nello sport uno scopo riabilitativo per il recupero psicofisico delle persone con paraplegia, in particolare dei ragazzi di Villa Marina, storico centro riabilitativo di Ostia (Roma).
Insomma, il film sarà incentrato sul racconto della figura del medico capace di realizzare la prima edizione dei giochi paralimpici a Roma (che raccolse nella Capitale più di 400 atleti paralimpici provenienti da 23 nazioni), sfruttando gli impianti della XVII Olimpiade appena conclusa, e sulla scia dei Giochi di Stoke Mandeville, i giochi per persone con disabilità che si svolsero nel 1948 in Gran Bretagna grazie al dottor Ludwig Guttmann.
In aggiunta, la figura di Antonio Maglio sarà contestualizzata con l’epoca di riferimento. Di fatto negli anni Cinquanta la disabilità era concepita in maniera totalmente negativa rispetto a oggi: una persona disabile poteva perdere il lavoro o il proprio status sociale, addirittura rischiava di essere emarginata dalla propria famiglia. Dunque il lavoro di Maglio fu importante anche per parlare delle persone con disabilità non per la propria condizione, ma in quanto atleti veri e propri.
“Maglio era un genio – ha dichiarato Flavio Insinna in un’intervista a Repubblica -. Compra un piccolo peschereccio, progetta una carrucola per calare in mare i ragazzi e fargli fare il bagno. Diceva: ‘Dove sta scritto che un disabile non può sentire l’acqua del mare sulla pelle?’. Ha fatto tutto a livello altissimo, fino alle Paralimpiadi, ispirato dal dottor Guttmann che organizzava gare per i militari invalidi dopo la guerra. Una volta il disabile veniva lasciato al cronicario ingessato, con le piaghe. Maglio taglia i gessi, restituisce la dignità a chi pensava che la vita fosse finita. È stato emozionante interpretarlo anche se quando Marco mi ha chiamato mi sono nascosto dietro l’impegno dell’Eredità. Mi sarebbe piaciuto fare il medico”.
Oltre a Flavio Insinna, il cast sarà formato da Paola Minaccioni (Tiziana), Claudia Vismara (Stella), Francesco Gheghi, Massimo Wertmüller e Luca Angeletti. Tra i vari volti ci sono anche atleti paralimpici veri e propri, come la campionessa di tiro con l’arco Eleonora Sarti, che abbiamo recentemente intervistato proprio per parlare della pellicola.
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Antonio Maglio nacque a Il Cairo (Egitto) l’8 luglio 1912 e morì a Roma il 7 gennaio 1988. È considerato il pioniere del movimento paralimpico in Italia, nonché il fondatore delle Paralimpiadi e il precursore dello sport per persone con disabilità.
Il lavoro di Antonio Maglio fu notevolmente influenzato da quello di Ludwig Guttmann, celebre neurologo e creatore della sporterapia e degli sport per le persone con disabilità, grazie alla quale venivano curati i reduci di guerra. Lo stesso Guttmann creò dei giochi sportivi per mettere in competizioni tra loro gli atleti con disabilità del proprio centro, fondando appunto i Giochi di Stoke Mandeville (1948).
Sulla spinta di questa iniziativa, Maglio convinse Guttmann a spostare i successivi Giochi a Roma, e nel 1960, una settimana dopo le XVII Olimpiadi estive, fu disputata la prima Paralimpiade al mondo (riconosciuta postuma come tale), la quale richiamò più di 400 atleti paralimpici da 23 paesi diversi. L’evento si tenne nel centro sportivo “Tre Fontane” e nella piscina del Foro Italico.
Antonio Maglio era medico, neurologo e consulente Inail, insieme alla quale inaugurò nel 1957 il Centro Paraplegici di Ostia “Villa Marina”, di cui assunse il ruolo di direttore. Qui introdusse diverse persone con disabilità alla pratica sportiva, in particolare nell’atletica leggera, nel nuoto, nella pallacanestro, nella scherma, nel tennistavolo e nel tiro con l’arco.
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Ultima modifica: 18/05/2022