Il potere della musica per eliminare le barriere culturali. Famosi artisti hanno voluto dare voce attraverso le loro note a tutte quelle persone che non si sentono rappresentate o addirittura che vengono discriminate, come i disabili.
“Il mio amico almeno e’ una bella persona
uno strano violino con le corde di seta
in un mondo distratto che cinico suona
questo grande concerto che in fondo è la vita
il mio amico non parla mai di odio e sfortuna
anzi dice era peggio non essere nato
non avrei mai potuto vedere la luna
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato”.
Tra le tante canzoni sulla disabilità ce ne è una che, nonostante non abbia ottenuto la visibilità che meritava, rimane uno dei brani più emozionanti e particolari di tutto l’infinito repertorio di Gianni Morandi. “Il mio amico” è una canzone scritta dall’artista bolognese che esamina con toccante realismo la condizione delle persone affette da una particolare forma di disabilità, la Sindrome di Down.
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“Per sempre presente” è invece il titolo della canzone scritta da Lucio Dalla. Nel 2002 Alberto Contri, presidente di Pubblicità Progresso, gli chiese di scrivere appositamente una canzone sulla disabilità ed i problemi che comporta nelle persone che ne sono affette. Il titolo sta a significare che il mistero della vita ci sorprende sempre, sotto qualunque forma si presenti.
…”Così voglio dire a questo bel cielo sereno che si colora d’azzurro
Che sono sempre presente
E che non è vero come dice qualcuno: quello è diventato un po’ scemo
Non capisce più niente
E’ che il dolore ha il sopravvento
e la voce di chi mi vuol bene
Proprio di chi mi vuol bene
Ti giuro non sento
Ma anche se questa vita sembra solo una strada
Che non ha via d’uscita”.
Andare al mare a Viareggio in treno? Impossibile. Andare allo stadio in bus per tifare Fiorentina? Niente da fare. La vita in sedia a rotelle è difficile. E le ancora tantissime barriere architettoniche presenti nelle nostre città la rendono ancora più complessa. Per provare a sensibilizzare l’opinione pubblica il gruppo capitanato da Lorenzo Baglioni ha sposato la battaglia di Iacopo Melio e ha lanciato un brano che, in poche ore, ha conquistato il web.”Si possono combattere le barriere architettoniche con il sorriso? – si chiede Baglioni su Facebook – Noi ci abbiamo provato, e magari tutti insieme si può fare qualcosa!”.
Ascolta “Canto anch’io no tu no” di Lorenzo Baglioni e Iacopo Melio cliccando qui!
https://www.facebook.com/lorenzo.baglioni/videos/1638313446448619/
“Ciao Spartaco, era bruttissima questa canzone, lo so. E’ una delle canzoni più brutte che siano state mai scritte, ma l’ho scritta con il cuore”!
Queste le parole di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che ha commentato la propria canzone inedita dedicata a Spartaco, un ragazzo disabile. Infatti, in occasione della giornata mondiale sulla sindrome di Down, l’Associazione CoorDown ha lanciato sui social network una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dal titolo: #DammiPiùVoce. Cinquanta persone affette da sindrome di Down hanno chiesto ai loro idoli di ‘amplificare’ la loro voce inviando un video-testimonianza dedicata ai loro diritti, ancora poco riconosciuti.
“Nato il quattro luglio” (Born on the Fourth of July) è un film del 1989 diretto da Oliver Stone che tratta le vicende vissute da Ron Kovic (ex marine e poi attivista e scrittore impegnato per la pace) in Vietnam e, al ritorno, negli Stati Uniti. Nel 1964, all’età di 18 anni, decide di arruolarsi volontario nel corpo dei Marines e, diventato sergente, viene destinato a partire per la guerra del Vietnam nell’ottobre 1967. Quattro anni più tardi Kovic viene ferito gravemente alla spina dorsale, perdendo di conseguenza l’uso delle gambe e diventando impotente. Tornato negli Stati Uniti nel 1969 la scopre cambiata ed affronta il suo difficile reinserimento scoprendo la generale sensazione di inutilità della guerra. Si sente un eroe, ma così non è trattato, la guerra non è sentita dal Paese e si ritrova a fare i conti con il proprio handicap che non interessa a nessuno.
Nel 1990 il film riceve la nomination come migliore colonna sonora a John Williams.
5 canzoni sulla disabilità perché la musica riesce a parlare di tutto, ad abbattere ogni barriera, a spezzare ogni forma di silenzio. Perché le parole che usa la musica sono parole che solo lei, possiede.
Ultima modifica: 18/03/2020