Roberto La Barbera, nato ad Alessandria il 25 febbraio 1967, ha scritto molte pagine di storia dell’Atletica Leggera Paralimpica italiana ed anche per questo è soprannominato “Il Barbaro”. È uno degli atleti più rappresentativi della Nazionale ed è campione tricolore plurimedagliato in diverse specialità della categoria T44, essendosi cimentato fin dall’inizio e con risultati eccellenti a livello nazionale ed internazionale nello sprint, nei concorsi e nel pentathlon.
A causa di un incidente in motocicletta avvenuto nel 1985 subisce l’amputazione della gamba destra, ma grazie alla sua protesi si è messo in pista e non si è mai arreso. Il battesimo alla sua lunga carriera sportiva paralimpica risale al 1999 quando, ai Mondiali di Barcellona, conquista due bronzi, uno nel salto in lungo e uno nel pentathlon.
L’anno successivo è quello dei suoi primi Giochi paralimpici. Roberto partecipa alle Paralimpiadi di Sydney 2000 ed arriva 5° nel pentathlon e 6° nel salto in lungo. Da quel momento in poi è un susseguirsi di vittorie e podi, con 14 medaglie che si mette al collo tra rassegne iridate ed europee: un argento nel pentathlon agli Europei di Assen 2001; una medaglia d’argento e una di bronzo, rispettivamente nel salto in lungo e nel pentathlon, ai Mondiali di Lille 2002 e ancora un argento nel salto in lungo e nei 400 mt e un bronzo nei 200 mt agli Europei di Assen 2003. Dal 2003 detiene anche il primato assoluto nei 100 mt (11.78 secondi) e nei 400 mt (54.20).
Sono però le Paralimpiadi di Atene del 2004 a regalargli la gioia più grande: la medaglia d’argento nel salto in lungo, la sua vera passione. E non solo… anche la giusta maturità sportiva che lo conduce, l’anno successivo, a conquistare ben due medaglie d’oro, sia nel salto in lungo che nel pentathlon, agli Europei Open di Helsinky 2005.
Nel 2007 Roberto La Barbera subisce un infortunio che lo tiene lontano dalle piste di Atletica per un anno. Ma la sua forza lo porta a vincere di nuovo agli Europei Standskanaal in Olanda del 2010: due medaglie d’oro nei 200 mt e nei 400 mt e un argento nel salto in lungo.
La grinta, suo personale marchio di fabbrica, continua a fargli raggiungere traguardi importanti ancora oggi all’età di 48 anni. Nel 2014 l’atleta del Pegaso Asti incrementa di 14 cm il record italiano che gli apparteneva atterrando a 6,50 metri, misura che lo proietta ai primi posti del ranking mondiale. Ai Mondiali di Doha dell’ottobre 2015 ottiene il settimo posto tra 15 concorrenti saltando 6,36, prestazione che dimostra ancora una volta quanto l’Atletica sia un intramontabile motore di vita per lui.
Nel 2016 partecipa agli Europei di Grosseto: conquista un 4° posto nel Salto in Lungo ed una medaglia di bronzo nella staffetta maschile 4×100 mt, categoria T44-47 insieme ad Emanuele Di Marino, Andrea Lanfri e Ismail Sadfi.